Casa padronale di rilevante interesse architettonico che si apre sulla piazzetta della chiesa di S. Floreano a Buja, contraddistinta da una armoniosa facciata con porta ad arco incorniciata in pietra e balconcino sovrastante a cui si aggiunge lateralmente il muro di recinzione del cortile interno (il portone coperto per l’accesso carraio reca incise sulla chiave di volta la data 1731, una croce e le iniziali G DV. FF.). È stata oggetto di vari cambi di proprietà: dalla famiglia che la costruì passò al clero che la utilizzò come canonica, per poi diventare dimora di contadini. Sottoposta nel corso del tempo a diversi interventi e adeguamenti strutturali, ha conservato all’esterno i tratti distintivi dell’edificio borghese. Si erge su due piani e un sottotetto. La facciata in pietrame è abbellita dal balcone, sostenuto da due mensole in pietra e protetto da una ringhiera in ferro battuto; l’elegante portale ad arco è in pietra bugnata con coronamento superiore.