Il piccolo edificio, ricostruito sotto nuove forme dopo il terremoto e inaugurato nel 1983, si erge su una collinetta a ridosso del Canale Ledra ad Andreuzza, il che spiega la dedica alla Madonna delle Acque della chiesetta, pure intitolata ai santi Andrea e Lucia. Il portico d’ingresso a sud introduce all’aula rettangolare, completata sul retro da una piccola sagrestia. La facciata è sormontata da un campaniletto a vela. L’interno conserva i pregevoli dipinti ottocenteschi della Via Crucis, opera dell’osovano Domenico Fabris. All’origine della chiesetta ci fu una cappella privata, edificata nel XVIl secolo dai conti Andreuzzi di San Daniele. Nell’Ottocento lo stato di degrado e abbandono della costruzione comportò il suo inserimento tra le “chiese soppresse”. Acquistato da una famiglia del luogo, ‘oratorio – così veniva definito – venne restaurato e ampliato tra il 1934 e il 1935, per poi subire danni irreversibili con il sisma del 1976.