Il piccolo edificio venne costruito nel 1687 dalla nobile famiglia Sporeni ai margini di una sua tenuta e decorato con stucchi ed affreschi, opera del pittore di origini svizzere Melchiorre Widmar. Inizialmente fu un oratorio privato poi aperto agli abitanti di Borgo Taboga. In stato di abbandono agli inizi dell’Ottocento, la chiesetta venne usata dai soldati austriaci come casermetta. Restaurata e riaperta ai fedeli nel 1875, distrutta dal terremoto del 1976, è stata ricostruita in modo filologico tra il 1984 e il 1987, con il contributo della popolazione. Il prospetto principale è costituito dalla porta di ingresso, da una finestra semicircolare al centro e dal timpano marcato da una cornice Sul colmo si eleva un campaniletto di ferro battuto. La pianta è rettangolare, composta dall’aula e dal presbiterio. Le opere d’arte conservate all’interno sono state restaurate e ricollocate nella chiesa.