Lascio a titolo di legato all’Ospitale Civile detto ‘di San Michele’ di Gemona la colonia denominata di Rondin in pertinenza di Gemona, nella località Campo Marzars, comprendente casa padronale, fabbricati colonici e circa 30 campi friulani di terreno. (…) Desidero dar modo all’Ospitale suddetto di meglio sistemare e sviluppare la sua Azienda agricola, perché le povere ammalate possano trovare in un salutare lavoro un sollievo delle loro sofferenze. Detta Colonia non potrà venir alienata se non in caso di riconosciuta impellente necessità e di evidente indiscutibile grande utilità per l’Istituto.
[Giuseppina (Sofia) Pecol, 1875 – 1929]
Dopo la morte di Sofia Pecol, la colonia Rondins, venne gestita dalla Congregazione di Carità di Gemona e nei lavori agricoli vennero impiegate anche le ospiti del locale reparto psichiatrico femminile. Il podere di oltre 10 ettari produceva derrate sufficienti al fabbisogno alimentare dell’Ospedale Civile, compreso il reparto psichiatrico e dell’Orfanotrofio “Baldissera-Modesti”. Dopo il 1976 tutti i beni sono passati nelle proprietà del Comune di Gemona del Friuli e destinati al Centro Assistenza Tecnica Agraria (CATA) gestito dalla Comunità Montana del Gemonase che ha realizzato le strutture per gli uffici e i laboratori oggi dismessi. [foto storica, Archivio Mappa di Godo]
1) Ristrutturazione della casa colonica con finalità didattico-espositivee sociali.
2) Riqualificazione della porzione di campagna con finalità didattico-produttive e culturali.
3) Riqualificazione degli immobili ex CATA con finalità socio-culturali.
4) Promozione di un Mercato del prodotto locale con finalità culturali-divulgative e di animazione del Centro cittadino.
5) Promozione del territorio con finalità turistico-culturali e di sviluppo sostenibile.
> Presentazione del progetto
Fondi propri ai sensi della L.R. sugli ecomusei (già 10/2006), contributi dal Piano di Sviluppo Locale OpenLeader (2007-2013), contributi da parte degli enti territoriali (Comune di Gemona del Friuli, Comunità di Montagna).